Al momento non si conosce, né la funzione, né l’epoca di questo complesso ipogeo. Per quanto riguarda il nome, l’ipotesi più accreditata è quella che “Baburill” sia una versione locale del “babau” o “uomo nero”: uno spauracchio, la cui dimora è ben collocabile in un tetro antro.
È certo anche che si tratta di cavità artificiali, con un doppio ingresso attraverso due tunnel che corrono paralleli e che sono separati, in un punto, da un muretto artificiale.
L’intero complesso ipogeo ha un’accentuatissima pendenza verso est e tutti i cunicoli convergono in un unico punto. L’estensione complessiva dovrebbe essere di circa m 100.
Utilizzata probabilmente fra il settembre del 1944 e il 21 aprile del 1945 durante il periodo di combattimenti lungo la Linea Gotica.
Tuttavia molte delle caratteristiche dell’ipogeo lasciano supporre che questo sia di origine molto più antica, a cominciare dalla vox populi, che le vorrebbe connesse con il vicino “Castello di/della Trappola“.
Resta ancora un’ipotesi, infatti il complesso di cunicoli e soprattutto l’accentuata pendenza verso un solo lato destano alla mente alcuni ipogei romani: le così dette “cisterne a cunicoli”.