Urbino Ipogea: Condotta di Via dei Morti

La condotta è stata scavata per essere utilizzata come troppo pieno del pozzo-cisterna degli Albani, ubicato all’interno del Giardino dei Duchi, il quale tramite tubature in piombo raccoglieva le acque dell’acquedotto di Santa Lucia.
Ora su quello che era un giardino rinascimentale sorge il compesso scolastico “G. Pascoli” edificato in pieno ventennio fascista, la condotta è tutto ciò che rimane delle opere idrauliche del Giardino.
L’ingresso principale della Condotta è situato sullo scosceso pendio compreso tra le mura della città e via dei Morti, in corrispondenza del Palazzo Scolastico. La condotta che si sviluppa per circa 70 mt. in debole pendenza, ha un andamento lievemente sinuoso che si sviluppa in direzione Sud Est La galleria, scavata nella formazione Marnoso Arenacea, a prevalente stratificazione verticalizzata, è rivestita da muratura in mattoni solo all’ingresso ed in alcuni tratti dove, probabilmente, le caratteristiche dei litotipi non offrivano, sia per fenomeni di alterazione che fessurazione della formazione, adeguate garanzie di stabilità.
A circa due terzi del cunicolo, che ha un’altezza media di circa 1,70 mt., è presente sulla destra, una deviazione laterale di 3,50 m. che confluisce, mediante un foro di circa 0,30 mt., al pozzo cisterna del diametro di 2,3 mt, sovrastato da una volta a botte munita sulla sommità di due aperture laterali. Il pozzo è rivestito lateralmente da una caratteristica muratura a secco di blocchi di “bisciaro” ben squadrati; la base dell’opera è ricoperta da uno spesso strato di materiale detritico, di natura limoso argillosa, che non consentito di osservare direttamente le zone di scaturigine delle acque sotterranee. La summenzionata apertura sferica, che mette in comunicazione il pozzo principale con il cunicolo di ingresso, rappresenta lo sfioratore della cisterna. Lo stato generale della condotta è generalmente buono; è presente solo un piccolo crollo della volta in prossimità dell’ingresso di via dei Morti, il cui cumulo detritico, composto da blocchi di natura arenacea, ostacola il deflusso delle acque sotterranee che si sono innalzate localmente di 0,50 mt. circa. La galleria termina con un pozzetto di ispezione di forma quadrangolare in muratura, dell’altezza di 8 mt. circa e delle dimensioni di 0,70 x 0,70 mt., munito di pioli di ferro e cementato in superficie, in corrispondenza del cortile della scuola elementare.
La portata dell’opera di presa, in condizioni di siccità è dell’ordine di 0,02 lt./sec.: il regime idraulico, estremamente variabile, risente direttamente, in relazione alla superficialità del pozzo, delle precipitazioni giornaliere.

Leggi e scarica le pubblicazioni del GSU