Urbino Ipogea, la città segreta

Il Gruppo Speleologico Urbino ha il piacere di presentarvi il volume
La Città Segreta, Urbino Ipogea

Il libro curato dal Gruppo Speleologico presenta uno studio storico ed archeologico del sottosuolo di Urbino che comprende ipogei databili a partire dall’età romana fino ai primi del ’900, trattasi per lo più di acquedotti e condotte.
É possibile acquistare il volume in tutte le librerie di Urbino e ordinarlo sul nostro shop online al costo di € 10,00.
ISBN 9788890468841.

Il sito della città di Urbino, abitato sin dall’epoca preromana, ha sempre dovuto far fronte all’esigenza di acqua in quanto le falde acquifere racchiuse dentro le sue mura non erano sufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico della città. In epoca romana si è assistito alla costruzione di due imponenti cisterne le quali raccoglievano sia le acque piovane sia quelle sotterranee per poi ridistribuirle attraverso un efficiente sistema di tubazioni in piombo alle fontane ed ai principali edifici.
Con l’espansione della città verso nord si è assistito alla costruzione di nuove opere idrauliche, mentre quelle romane caddero in disuso: dal 1988 ad oggi all’interno del centro storico di Urbino sono stati visionati più di 250 pozzi, 39 cisterne e 12 sorgenti. Tali dati risultano essere in difetto in quanto dal dopoguerra ad oggi si è assistito all’interramento di numerosi pozzi e cisterne.
L’opera idraulica più importante è l’ Acquedotto di Santa Lucia ma sono presenti anche altre condotte le quali hanno contribuito ad alimentare fontane e fontanili
Nel 1902 con la costruzione dei nuovi acquedotti comunali i pozzi, le cisterne e le condotte che avevano per secoli rifornito la città di acqua vennero abbandonate e di molte se ne perse la memoria.